CONVIENE SCAPPARE IN PENSIONE?
Diversi colleghi con parecchia anzianità di servizio, quanto basta almeno per poter scegliere se andare avanti a lavorare o andare in pensione, ci chiedono di questi tempi se conviene scappare prima che….
I puntini tengono il posto delle mille apprensioni comunicate dalle voci di stampa che ogni giorno lasciano intendere che stia per arrivare una terribile stangata. Voci difficilmente controllabili di cui tutti hanno letto qualcosa ed è quindi inutile riportarle.
Il Saur, pur consultato tramite la Confedir, da chi detiene il potere di decidere in merito, non ha elementi di certezza da comunicare. Se ci fossero, verrebbero qui scritti a chiare lettere.
Nell’attuale sistuazione per coloro che hanno la certezza di avere maturato il diritto a pensione un’idea può essere fare subito domanda di dimissioni volontarie e di collocamento a riposo con decorrenza fra una decina di mesi e con riserva di ritirarla nei termini stabiliti dall’amministrazione di appartenenza, termini da accertare ed eventualmente citare. Tale operazione potrebbe dare diritto a un trattamento di quiescenza regolato sulla normativa vigente al momento della domanda. Il condizionale è d’obbligo di questi tempi scarsi di certezze. Ovviamente sarà cura di coloro che preferiscono rimanere in servizio mandare una domanda di revoca prima che le dimissioni divengano irrevocabili.
Il Saur è disponibile per qualsiasi chiarimento. Qui sotto si riporta un modello di domanda per i docenti in servizio presso l’Università Cattolica di Milano:
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