Il sen. Giuseppe Valditara, ben noto da anni ai nostri lettori per le sue numerose e meritorie iniziative a favore dell’università e degli universitari – ricordiamo che oltre ad essere un parlamentare è anche un collega: professore ordinario di Diritto Romano all’Università di Torino – ha scritto al Corriere della Sera una lettera, pubblicata il 14 novembre, per esprimere il suo dissenso da quanto dichiarato due giorni prima sul medesimo giornale, in materia di politica universitaria, dal ministro dell’Economia. Ne riproduciamo il testo qui di seguito.

Il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa nel suo intervento sul Corriere del 12 novembre difende una politica sbagliata di tagli al sistema universitario. Intanto va detto che i finanziamenti pubblici alle università sono, anche se di poco, inferiori alla media OCSE: un Paese che crede nella ricerca deve attestarsi ai primi posti, non accontentarsi di stare sui livelli di nazioni con un PIL molto inferiore al nostro. La logica di tagli per percentuali fisse colpisce poi tutte le università: quelle virtuose e quelle meno efficienti. Anziché ridurre le risorse si facciano piuttosto rispettare le norme che già esistono e che prevedono un rapporto del 90% fra spese per il personale e fondo di finanziamento. Padoa-Schioppa ricorda come criticità solo l’art. 53 della Finanziaria che opera tagli per un 12% pure sull’università e in settori importanti come il diritto allo studio, il piano di sviluppo o l’edilizia universitaria. Dimentica il taglio del 20% per circa 250.000.000Î alle spese intermedie (luce, riscaldamento, acqua, laboratori, biblioteche ecc.), contenuto nella Bersani, che è tanto più iniquo in quanto sottrae risorse proprie delle università derivanti dalle tasse studentesche, dai finanziamenti delle imprese, dai brevetti. Anziché colpirsi le università meno efficienti, si danneggiano proprio quelle più meritevoli. Inoltre le spese del sistema cresceranno nel 2007 di altri 350.000.000Π e di ciò non v’è considerazione alcuna nella Finanziaria. Ricordo che nel 2005 c’era stato invece uno stanziamento triennale aggiuntivo di ben 430.000.000Î l’anno. Infine i 37.000.000